Sagitta automatizza e ricicla

Sempre più automazione nella applicazione dei ganci e spaccatrici perfette per il recupero dei materiali di scarto. Queste le proposte di Sagitta 

Prima di passare alle novità inedite proposte da Sagitta durante il recente SIMAC 2021, è giusto sottolineare come l’azienda di Vigevano abbia completato una propria importante linea di prodotti dedicata a ripiegare e bordare, macchine in produzione e sviluppo fin dal 1947.
Una gamma di ripiegatrici che invece di applicare colle termoplastiche riattivano colle all’acqua. Un’accortezza fondamentale non solo per l’ambiente, ma anche per i prodotti stessi che usufruiscono così di una ripiegatura più morbida.
Importante anche nel campo dei sottopiedi, in particolare quelli anatomici, realizzati spesso con polimeri non compatibili con le colle termoplastiche.
I riferimenti sono la ripiegatrice ad aria calda RP 67 TE μP AIR, la ripiegatrice per sottopiedi RP 68 TE μP AIR, e la bordatrice termoincollatrice per sottopiedi con taglio automatico programmabile RP 80 A µP.

RP 68 TE μP AIR
RP 80 A µP

Passando alle novità dedicate alla decorazione dei materiali, non si può non citare la possibilità di montare, sulle macchine per l’applicazione di borchie e rivetti, una testa galvanometrica che occupa lo spazio esatto di un caricatore per borchie e che è in grado di realizzare laserature e lavori di marcatura su pelle, sfruttando le onde ultraviolette del blu laser. Una soluzione dai costi contenuti che offre una ulteriore possibilità di decorazione che va a completare e integrare l’applicazione di borchie e le forature. 

La MRG 4, invece, è una macchina automatica per l’applicazione simultanea di ganci passalacci con rivetto e ranella.
Un processo completamente automatizzato e utilizzato prevalentemente per la produzione di calzature tecniche da montagna. Anche in questo caso si va a completare la gamma di macchine dedicate all’applicazione dei ganci, composta da applicatrici di ganci a bocca aperta o ganci bis.

MRG 4

Infine, è importante citare la macchina spaccatrice per polimeri, finalizzata a dividere orizzontalmente e in strati diverse tipologie di elastomeri. 
Una tecnologia importante anche nell’ottica del recupero e del riutilizzo dei materiali. Per esempio, uno strato di moquette a fine vita può essere spaccato e diviso nella sua parte polimero e nella sua parte pelo, così da poter essere riutilizzato al meglio.
A partire da questa macchina, Sagitta sta sperimentando il recupero dei rifili di materiali calandrati (tessuti non tessuti composti da un doppio strato) utilizzati anche nel mondo della calzatura. Materiali che tradizionalmente divengono rifiuti e che, al contrario, potrebbero essere in parte recuperati.